- Si prevede che la Banca Centrale Europea taglierà i tassi per la settima volta il 17 aprile, nonostante l’euro abbia raggiunto i massimi di tre anni.
- L’incertezza che continua a derivare dagli annunci tariffari del Presidente Trump sta mettendo sotto pressione il dollaro USA e potrebbe influenzare le future decisioni politiche della BCE.
I mercati seguiranno con attenzione la decisione sui tassi di interesse della Banca Centrale Europea (BCE) del 17 aprile, con l’aspettativa di un settimo taglio consecutivo dei tassi.
Nonostante questa aspettativa, la scorsa settimana l’euro è salito ai massimi di tre anni rispetto al dollaro USA, in quanto i trader hanno continuato ad allontanarsi dagli asset statunitensi.
L’indice del dollaro è crollato del 4% dopo l’annuncio delle tariffe del Presidente Trump il 2 aprile, scendendo anche sotto il livello chiave di 100.
In questa fase, gli operatori di mercato saranno alla ricerca di eventuali segnali su come la BCE potrebbe rispondere ai potenziali effetti di ricaduta delle misure tariffarie del Presidente Trump. Anche se potrebbero emergere alcune indicazioni sulle politiche già annunciate, il rischio di ulteriore imprevedibilità rimane alto.
Essendo Trump, è improbabile che abbiamo visto l’ultimo dei suoi annunci di tariffe che inducono volatilità. Questo potrebbe pesare ulteriormente sul dollaro, erodendo la fiducia nella valuta di riserva mondiale.
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